Organi generati in laboratorio
“Il primo fegato funzionale da cellule staminali” dalla rivista scientifica “Nature”(2013).
Per la prima volta alcuni ricercatori dell’Università di Yokohama hanno sviluppato un fegato partendo da cellule staminali.
Partendo dalla coltivazione in vitro di una miscela di varie cellule, differenziate e non, tra cui cellule epatiche e staminali, una volta diventato della grandezza di 5mm, il fegato è stato poi impiantato in una cavia, dove ha completato il proprio sviluppo vascolarizzandosi totalmente, processo che è avvenuto in 48 ore, iniziando ad attivare funzioni epatiche specifiche.
Questo esito è un importante progresso nella generazione di organi in laboratorio, che si potranno poi trapiantare nei pazienti.
È stato dimostrato da una ricerca attuata da alcuni ricercatori dell’Università di Yokohama, Giappone.
La scarsità di donatori di organi rende importante e urgente la sintesi di questi ultimi in laboratorio, per riuscire un giorno a salvare la vita dei pazienti che ne necessitano, anche in mancanza di un donatore.
Questa ricerca è stata selezionata tra le migliori 5 scoperte al mondo da Discover Magazine News.
Inoltre, altri ricercatori del Saban Research Institute of Childrens Hospital di Los Angeles son riusciti a sintetizzare un fegato umano funzionale, con vasi sanguigni, dotti biliari ed epatociti, partendo da tessuti ingegnerizzati da cellule staminali e cellule progenitrici adulte.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Stem Cells Translational Medicine(2016).
Oltre a riuscire ad abbattere il problema della penuria di donatori, si hanno inoltre vantaggi sul fronte della terapia antirigetto, che viene evitata trapiantando un fegato generato in laboratorio, contrariamente al trapianto di fegato proveniente da un donatore, che necessita da parte del ricevente una terapia di farmaci immunosoppressori a vita.
Questa tecnologia può essere applicata per generare anche altri organi, come stomaco, intestino, retina, polmoni, pancreas, reni, e non solo, si può utilizzare anche per denti e capelli.
Con la scoperta delle CRISPR, premio nobel 2018,
queste tecnologie avranno uno sviluppo eccezionale e potranno essere applicate anche alle terapie tumorali (da Science 22/11/2019), ricostruzione di tessuti della pelle e addirittura agire sull’invecchiamento (da Science, 6/01/2021)
Nei programmi di Caesiro è prevista :
la commercializzazione ed industrializzazione dei risultati di queste ricerche, già ottenuti dai ricercatori;
la banca delle staminali, dove ognuno potrà conservare per il futuro le proprie cellule staminali;
la carne coltivata in laboratorio, in modo tale da limitare gli allevamenti intensivi, che sono causa di inutili e atroci sofferenze, oltre che colpevoli di deforestazione e grandi quantità di emissioni di CO2, di metano e inquinamento.